On/Off - Nicolas P. Villarreal

 


Il cinema di Nicolas P. Villarreal è caratterizzato da una forte impronta personale, un' autorialità densa di richiami e rimandi al cinema e all’arte; ma si tratta di richiami che non sono indispensabili, per lo spettatore, ai fini della comprensione del testo filmico. Un cinema colto dunque, ma non intellettuale. On/Off è un cortometraggio di animazione che medita sul tema dei social network e sulla possibile influenza che essi hanno sulla concetrazione delle menti (specie quelle creative). L’opera, priva di dialoghi, espone la questione attraverso una narrazione piuttosto chiara e pone domande più che cercare risposte o emettere giudizi di sorta. Esiste una possibilità tecnologica (enorme), esistono delle insidie e dei problemi di natura completamente nuova che la tecnologia nuova porta con sé e pone al consesso umano.
Cosa sarebbe successo se Beethoven, mentre era intento a creare la Sinfonia n.9, fosse stato distratto dai like o cuoricini sui suoi profili Facebook o Instagram? La domanda pare semplice, la risposta molto meno; ne abbiamo parlato con l’autore.


1. Il tuo cinema è caratterizzato da un tratto piuttosto personale (e autoriale). Qual è il tuo approccio alla realizzazione di film?

Ho basato tutti i miei film su cose che catturano il mio interesse e li identifico come nient'altro che un'idea o un pensiero casuale. Se continuo a pensarci, lo tengo nella mia mente, sullo sfondo e inizio a immaginare se potrebbe avere una realizzazione grafica forte. La parte più importante per me è quando riesco a identificare due o anche tre idee che possono unirsi in qualcosa di nuovo e potenzialmente interessante. Quindi mi convinco che queste idee, raccontate in un film possano risultare avvincenti e coinvolgenti. Penso anche che una storia ispiri uno stile e che lo stile rafforzi la storia. Se la storia funziona, può funzionare con qualsiasi mezzo, animazione 2D, animazione 3D, stop motion o live action... ma scegliere bene il mezzo da utilizzare può aggiungere un livello più alto e più profondo alla storia.
Con ON/OFF in particolare ho continuato a pensarci. Sono sempre stato molto interessato al rapporto tra talento, impegno e successo e ammiro le persone che lavorano sodo, hanno dedizione e sono competitive.


2. Il film mette in guardia dai pericoli insiti nell'eccessiva distrazione sociale; in questo senso non ci sembra che tu sia troppo ottimista (i puntini rossi sono molti di più dei puntini verdi) cosa puoi dirci su questo punto? 

Penso che sia una domanda da fare per ciascun contesto delle nostre vite personali. Il film non è contro la tecnologia e nemmeno contro i social media, ma pone una questione: come i social media possano essere un'enorme distrazione per le menti creative e la disciplina. Qualcosa che può farti deragliare inavvertitamente dalle cose che ami fare e ti fa dedicare meno tempo a queste cose, le trascuri.
Una delle cose che amo di più, oltre all'animazione e al fare film, è l'insegnamento; ricordo un giorno in particolare in cui insegnavo a un corso di progettazione dei personaggi di modelli dal vivo. Dopo una posa di 20 minuti, c'è una pausa di 5 minuti per il modello in cui di solito continuo a lavorare sui miei disegni e aiuto gli studenti. In quei 5 minuti dico ai miei studenti di non andare al telefono ma di continuare a disegnare. Alla fine della giornata quei 5 minuti si sommano, e alla fine del semestre diventano molti di più (ho realizzato lo storyboard del mio primo film, Pastourized, nella pausa pranzo delle mie lezioni). È come risparmiare.
Stavo passeggiando in questa classe e ho visto una studentessa con il suo telefono. Mi sono avvicinato a lei ed ero pronto a farle il mio discorsetto, ma grazie a Dio non l'ho fatto. Stava guardando i disegni di Glen Keane (uno dei miei animatori preferiti e l'animatore di Tarzan, La Sirenetta, Aladdin, John Silver e molti altri). Era completamente concentrata guardando i disegni e cercava di capire in che modo tenere la matita come lui e creare la stessa qualità di linea. Allo stesso tempo, accanto a lei c'era un altro studente e stava giocando a un videogioco sul suo telefono. Ho notato questo contrasto che vedevo anche negli altri posti, due percorsi completamente diversi.
Ho anche iniziato a pensare al mio passato e ho concluso che, quando ero a scuola io, non mi sarei distratto così facilmente. Musica in sottofondo, animazione o pittura. Era più o meno così. So che è un cliché, ma c'è qualcosa nei nostri occhi che per me mostra il livello di concentrazione che hai e puoi vederlo in coloro che sono al lavoro per ottenere qualcosa.
 


3. Il tratto del tuo disegno tende all'astrazione (senza essere astratto). Ha un forte impatto pittorico (richiama lo stile di Picasso, per esempio, senza ricrearlo in maniera manieristica). Sei d'accordo? Cosa puoi dirci su questo punto?
Penso che avere una grafica forte per una storia sia fondamentale per ottenere un buon film. Nel caso di ON/OFF, poiché cercavo di rafforzare l'idea e il messaggio del film, volevo mantenere le immagini molto astratte e l'animazione minimale in modo che il pubblico si connettesse allo stato d'animo dei personaggi senza distrazioni visive. Ho guardato diverse opere di Paul Klee, Mirò e Picasso. Per gli sfondi che ho usato come ispirazione c'è Guernica; c'era qualcosa nelle sue forme e sfumature di grigio, così come in parti di Metropolis di Fritz Lang, che mi ha dato la sensazione che poteva essermi d'aiuto per rafforzare il film. Non voglio rovinare l'idea, ma gli sfondi sono quelli che uniscono il tempo nel film e danno coesione alla storia.
 


4. La scelta universale di un film senza parole (ma comprensibile a tutte le latitudini). Puoi dirci di più su questo approccio?
Uno dei miei animatori e registi preferiti era Chuck Jones. Stavo guardando un'intervista con lui qualche tempo fa e ha detto qualcosa che mi è rimasto impresso. Quando volava accendeva il piccolo schermo dell'aereo e iniziava a guardare film senza alcun suono. Se non capiva cosa stava succedendo, lo cambiava finché non ne trovava uno che risultasse comprensibile. Penso che un buon film abbia il perfetto equilibrio tra confusione e ovvietà. È sempre qualcosa a cui penso, costantemente, quando sto inventando una storia e la consolidano perché il film ha bisogno di far sentire il pubblico nella stessa situazione. Mi avvicino così a tutti i miei film, indipendentemente dal fatto che abbiano parole o meno. Una volta che l'azione è chiara, tutto ciò che aggiungi in cima porta il film a un livello diverso e aiuta a rafforzare la storia in quella scena o inquadratura.
I miei film, cortometraggi, lungometraggi, documentari preferiti sono quelli che mi lasciano pensare, mettere in discussione la mia vita e/o ispirarmi. Spero che il messaggio del film lasci meravigliare il pubblico.


5. A cosa stai lavorando in questo momento?
Stiamo lavorando al trailer di un lungometraggio che ho scritto alcuni anni fa; ho avuto questa idea quando ero alla HighSchool, si chiama "The Aces" ed è un film d'animazione PG13. Ho anche iniziato a creare lo storyboard del mio prossimo cortometraggio animato e girerò un cortometraggio Live Action in Argentina il prossimo gennaio, ma il film sarà un thriller psicologico.


 

Ringraziamo Nicolas P. Villarreal per la sua disponibilità e e ci diamo appuntamento a breve per parlare di altri film in rassegna al Sipontum Arthouse International Film Festival. Intanto vi lasciamo con le parole della giuria.

Film intelligente careatterizzato da una regia solida e da un tratto spigoloso che tende all'astrazione; riesce a trattare un argomento comune in un modo assai originale e coinvolgente. Cosa sarebbe successo, per esempio, se il genio di Beethoven fosse stato distratto dall'overdose di like da social? Una critica nemmeno troppo velata all'iperconnessione e un monito per le generazioni presenti e future. (Vincenzo Totaro)

 

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

FOCUS - il cinema espanso di Ilaria Pezone

I vincitori della sessione "estate 2023" e le parole della critica sulla selezione ufficiale

I vincitori della sessione "autunno 2023" e le parole della critica sulla selezione ufficiale