Aquaria - Julia Obst
Tra mito e avanguardia, l'ultima fatica della giovane regista e attrice tedesca di origini brasiliane è un’opera interessante che si presta a una pluralità di interpretazioni; il film si apre nei pressi di una fontana dominata da una figura spigolosa legata al mondo marino. Nei pressi di una piccola nicchia, la protagonista, Aquaria, mette una candela posta all’interno di una roccia; un voto/sacrificio/rituale che ci ha ricordato molto da vicino il finale di Nostalghia di Tarkovskji in cui il protagonista, Andrej Gorčakov, attraversa la piscina di Bagno Vignoni. Assistiamo quindi a un viaggio salvifico all’interno di un parco monumentale popolato da figure marine, più o meno mitologiche, fino a quando non “saliamo” letteralmente, verso un finale che non sveliamo. Contraddistinto da una regia sobria alla quale fa da contrappunto un montaggio piuttosto nervoso (scelta decisamente felice), il film colpisce per i suoi sottili riferimenti al cinema del passato attraverso una tecnica