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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

DAL VERO - Tracce di Rocco di Marina Resta

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Iniziamo oggi una nuova rubrica dedicata al cinema documentario intitolata DAL VERO . I film "Dal vero" sono definiti così in contrapposizione al cinema di fiction, ovvero di finzione. La tradizione dei film documentari è antica e gloriosa, precede la nascita del cinema narrativo di finzione e ha avuto esponenti gloriosi, quasi mitologici, già all'origine della settima arte (basti pensare alle "vedute" di Alex Promio o ai documentari di Boleslaw Matuszewski fino ad arrivare a Grierson e Flaherty , per rimanere solo al cinema muto. Una delle caratteristiche principali dei documentari è quella di invecchiare bene (quando un documentario è bello, tende a migliorare con il tempo, diventa più prezioso). Al Sipontum Arthouse International Film Festival sono giunti molti documentari interessanti dei quali abbiamo discusso in questa stessa rivista on line; oggi Parliamo di Tracce di Rocco di Marina Resta   La regista altamurana (anche direttrice artistica del Work

FOCUS - Lampi nel buio; un trittico di Oren Affias

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  Sensitive Fate - 2021 Sperimentare, nel cinema, significa sostanzialmente, cercare;  cercare all'interno del processo stesso di creazione e all'interno dell'opera compiuta e fruita dallo spettatore. Un doppio binario che investe una molteplicità di campi semantici, così tanti che diventa difficile imbrigliare il lavoro stesso in una definizione univoca; se ci riusciamo e allora vuol dire che quello che abbiamo di fronte a noi, semplicemente non è un lavoro sperimentale ma finge di esserlo. Marahefet - 2022  Il lavoro di Oren Affias , a nostro avviso si iscrive in una cornice di puro sperimentalismo (visivo/uditivo e testuale). In questa sede analizziamo brevemente tre lavori giunti al Sipontum Arthouse International Film Festival attraverso una nostra personale chiave interpretativa. haxa-manen - 2023 Il cinema (ma sarebbe meglio dire poema visivo) del regista tende alla "conoscenza" intesa come disvelamento. Ma mentre la pulsione umana tende alla conoscenza, l

NUOVI MONDI - Caratteri del cinema pugliese - Villa Rosa, Verticalman, Il pirata

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Villa Rosa   In questa sede intendiamo il cinema pugliese come "fatto in Puglia da autori pugliesi e una troupe in prevalenza pugliese". La Puglia, è cosa nota, sta diventando una location prediletta per il cinema nazionale e internazionale (scoperta colpevolmente in ritardo). Non si contano le produzioni, anche blockbuster, che hanno fatto tappa qui da noi, partendo dal Gargano per arrivare al Salento. Resta comunque l'impressione che la vera Puglia possa essere raccontata in modo più efficace soltanto da autori pugliesi dotati di una certa sensibilità. La "triade" di film discussi in questo articolo conferma, a nostro avviso, questa impressione di base. Il pirata   Quando il cinema non si limita a costruire macchiette o quadri oleografici, talvolta bucolici, il risultato diventa sempre interessante. Villa Rosa di Alessandro Tricarico , Vericalman di Roberto Moretto e Il pirata di Cristiano Ciliberti raccontano molto del nostro territorio partendo da presu