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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

The Cemetery e Seam - Alireza Beigi

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  Il cinema di Alireza Beigi è mosso da una forte componente umanistica. Donne e bambini sono protagonisti assoluti delle sue opere; un po' sono le vittime di un mondo meccanico e disumanizzante, un mondo dedito alla produzione di massa di qualsiasi cosa anche delle terrificanti tombe in serie che compaiono nel finale di The Cemetery ; un po', le donne e i bambini, possono essere pensati come antidoto o unica speranza a questa direzione tutt'altro che rassicurante imboccata dal genere umano. Abbiamo avuto il piacere di ospitare, presso il Sipontum Arthouse International Film Festival , due opere del regista persiano: The Cemetery , premiato come "Best Student Project" e Seam entrato nella selezione ufficiale. Film contraddistinti anche da una regia solida e dal forte impatto visivo ma soprattutto emotivo. Ne abbialmo parlato con l'autore.   1. The Cemetery e Seam sono due film "forti" incentrati su personaggi femminili schiacciati da un mondo che s

Waiters (Camerieri) - Adriano Giotti

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    L'opera di Adriano Giotti mette sotto la lente d'ingrandimento le dinamiche sociali che si scatenano nei momenti di difficoltà; nello specifico le difficoltà derivanti dal periodo di quarantena e dalle misure volte a bloccare la diffusione del virus. Attraverso una regia secca e partecipativa, una fotografia livida e priva di contrasti e una interpretazione incisiva messa in campo da un trio di attori che tenta di emanciparsi da certi stilemi ricorrenti nella produzione cinetelevisiva nostrana (scelta, tra l'altro, molto apprezzata dalla nostra giuria), il film mette in mostra un incontro scontro dal sapore darwiniano (e anche questo ci dice molto della direzione in cui sta andando il mondo, sencondo gli autori del film), in cui non si cerca di indicare con il dito vittime e carnefici ma si lascia allo spettatore la libertà di interpretazione critica dell'evento; ma se è vero che nel film non vediamo vittime e carnefici e altrettanto vero che notiamo un grande asse

In bilico sul filo - Jean-Marc Barr visto nel bel film di Andrew Kotatko reinterpretato dalla matita di Mirko Cusmai

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  E lei rimane di vetro ed incespica Dicendo che è felice di partire Poi ritorna ad impegnarsi Su quella piega del vestito Non si accorge che cammino In bilico sul filo. (Max e Francesco Gazzé) Il film Whoever Was Using This Bed di Andrew Kotatko è stato tra quelli più discussi durante la serata di proiezioni live; gli spunti di riflessione sono molteplici, come affascinanti sono state le interpretazioni del pubblico. Tra il pubblico c'era anche il nostro Mirko Cusmai che qui ci fornisce la sua personale interpretazione (e che a sua volta ci ha fatto ricordare subito sul filo , la canzone di Max Gazzé citata all'inizio): Jean-Marc Barr è qui mostrato mentre cammina in equilibrio sul filo della propria esistenza. Il filo mostra una spina elettrica alla sua estremità e mettere un passo troppo deciso potrebbe causarne "lo stacco". Dalla cautela che il personaggio mostra nei suoi movimenti si evince che non ha alcuna voglia di staccare la spina e lasciare questo mond

Quardoun [La Passation] - Sarah El Hamed

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Tra performance artistica e rituale alchemico, movimenti coreografati e urgenza di definire il ruolo individuale e sociale della donna, questo affascinante lavoro cattura sin dalla prima inquadratura; L'artista franco-algerina Sarah El Hamed imbastisce un "film performativo", (a tratti ci ha ricordato Quad di Samuel Beckett ), che compie il rituale di definizione del proprio essere. Si parte dal Quardoun , un nastro che serve per legare e lisciare i capelli, e si finisce nella natura più intima della donna. Cinque ottime interpreti, capaci di suscitare emozioni forti meditando sul tema dell'identità. Ne abbiamo parlato con l'autrice.   1. Il Quardoun è un nastro usato dalle donne per legarsi i capelli e tenerli lisci; in questo film perde la sua primaria funzione e inizia a tracciare fili e linee che viaggiano per le inquadrature diventando così un elemento geometrico e un oggetto attivo del profilmico; disegna linee e diagonali all'interno di una performan

La vita è il sogno di un sogno - Mirko Cusmai reinventa le immagini ipnotiche di Maria's Silence di Cesare Bedognè

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    "La vita è il sogno di un sogno" diceva Miranda a Sara in Picnic ad Hanging Rock , il film culto di Peter Weir ; La vita è il sogno di un sogno, ribadisce il nostro Mirko Cusmai ispirato, questa volta, dal film vincitore del premio "Film of the Month" al SAIFF di gennaio, Maria's Silence di Cesare Bedognè. Le immagini del film si affastellano senza sosta in una zona d'ombra che si trova a metà strada tra sogno e poesia e l'illustrazione di Mirko "cerca di ricreare le atmosfere del film attraverso un sovraccarico di dettagli"; una immagine che ne contiene cento, un quadro senza un centro preciso, ma ricco di piccoli dettagli nascosti che ognuno nota in accordo alla propria sensibilità. Ancora grazie alla nostra matita preferita e attendiamo con ansia la prossima fonte di ispirazione.  

I vincitori di gennaio 2022 e le parole della critica sulla selezione ufficiale

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Venerdì 14 gennaio, con la proiezione di alcuni dei corti in gara, si concluderà la seconda edizione del Sipontum Arthouse International Film Festival . L'organizzazione fa sapere che si sta valutando la possibilità di inserire ulteriori date di proiezioni nel corso di gennaio e febbraio, nella quale saranno mostrati altri lavori della presente edizione e riproposti alcuni titoli dell'edizione precedente " in modo da mostrare ad un pubblico più ampio le opere pregevoli che ci sono giunte ". Ecco la lista dei corti vincitori   Raccogliamo di seguito le impressioni dei critici sui 29 film in conocorso. Quardoun [La Passation] di Sarah El Hamed   Opera originale e interessante che esprime con forza la sua anima teatrale. Riuscita performance da parte del quintetto di interpreti femminili. (Antonio Del Nobile) Teatro, videoarte, performance e cinema; tutto questo è Quardoun, opera vibrante che medita, senza retorica, sulla donna e sulla sua condizione attuale attraverso