FOCUS - Lampi nel buio; un trittico di Oren Affias

 

Sensitive Fate - 2021

Sperimentare, nel cinema, significa sostanzialmente, cercare;  cercare all'interno del processo stesso di creazione e all'interno dell'opera compiuta e fruita dallo spettatore. Un doppio binario che investe una molteplicità di campi semantici, così tanti che diventa difficile imbrigliare il lavoro stesso in una definizione univoca; se ci riusciamo e allora vuol dire che quello che abbiamo di fronte a noi, semplicemente non è un lavoro sperimentale ma finge di esserlo.

Marahefet - 2022

 Il lavoro di Oren Affias, a nostro avviso si iscrive in una cornice di puro sperimentalismo (visivo/uditivo e testuale). In questa sede analizziamo brevemente tre lavori giunti al Sipontum Arthouse International Film Festival attraverso una nostra personale chiave interpretativa.

haxa-manen - 2023

Il cinema (ma sarebbe meglio dire poema visivo) del regista tende alla "conoscenza" intesa come disvelamento. Ma mentre la pulsione umana tende alla conoscenza, l'opera stessa di Affias denuncia i limiti intrinseci del processo conoscitivo attraverso delle immagini faticose che a stento riescono a uscire dal buio (condizione perenne).

in alto haxa-manen, in basso Sensitive fate
 
Il colore (della funzione del colore ne abbiamo già parlato in questo articolo) entra di prepotenza attraverso il gioco di disvelamento e l'occhio dello spettatore si sorprende a non riposarsi mai (e così anche la sua anima che resta in continua tensione di una ricerca visiva).

Marahefet
 

Non è soltanto lo spettatore a cercare di muoversi nel buio, ma persino i protagonisti delle vicende hanno una visione solo parziale delle cose come è evidente dalla sequenza qui sopra, nella soggettiva di un fantasma in Marahefet.

Sensitive Fate
 
In Sensitive Fate la protagonista (o è forse la sua anima nuda che procede a fatica nel deserto?) è addirittura bendata e verrà trascinata di lì a poco con la forza da una figura che l'iconografia generale ci lascia supporre si tratti della morte. Anche lei procede, bendata,  nel buio...

Sensitive Fate

Lo spettatore partecipa di questa fatica visiva godendo di immagini che a stento riescono a mettere a fuoco le cose del mondo e sia che lo sguardo sia esterno, oppure soggettivo, il risultato è sempre una realtà in cui non ci si raccapezza mai veramente fino in fondo.
 

Marahefet
 
Esistono sprazzi di luce e colore che hanno la capacità di risultare vere e proprie boccate di ossigeno (tranne che in haxa-manen, l'ultimo della serie). Ma quando ci sono, si tratta di situazioni momentanee prima di ritornare a faticare per mettere ordine nel buio.

Sensitive Fate
 
In Marahefet (che rispetto agli altri non è un videoclip musicale benché la musica occupi un ruolo essenziale) le dinamiche narrative mettono in stretta relazione la realtà quotidiana con un altrove nei panni di un fantasma) che si muove con difficoltà nel nostro mondo (esattaemnte come noi di questo mondo ci muoviamo con difficoltà nell'altro).
 

Marahefet
 

Le immagini sono sempre cariche; sature fino alla comparsa di artefatti digitali e molto contrastate così da restituire zone di nero assoluto. Questo fatto ci porta ad un'ultima considerazione; se la nostra chiave interpretativa è corretta, possiamo dire che la tensione conoscitiva che pervade tutte e tre le opere si rispecchia nello stile (tagli delle inquadrature, correzione colore, esposizione) che tutto vogliono essere tranne che perfette, giacché la perfezione pura non esiste.

 

Marahefet

Quello di Oren Affias è un cinema in divenire; un'opera di ricerca che coinvolge lo spettatore nella ricerca stessa ed evita di dare risposte ma mostra visivamente, fisicamente e a livello performativo, la difficoltà del processo conoscitivo.

Verrebbe da dire che, ogni tanto, bisogna semplicemente "accettare il mistero".

 

Qui di seguito Sensitive Fate


Qui di seguito Marahefet


Qui di seguito
Häxa — Månen


 

Commenti

Post popolari in questo blog

FOCUS - il cinema espanso di Ilaria Pezone

I vincitori della sessione "estate 2023" e le parole della critica sulla selezione ufficiale

I vincitori della sessione "autunno 2023" e le parole della critica sulla selezione ufficiale