NUOVI MONDI - The River di Joseph Paul Alvarado

 


Joseph Paul Alvarado è un regista e musicista con interessi artistici di natura eclettica; la base principale del suo interesse sembra essere il genere umano con tutte le sue sfaccettature.

 

In The River, mediometraggio presentato al Sipontum Arthouse International Film Festival nell'edizione Autunno 2023, l'autore indaga in modo particolare l'interiorità dell'essere umano partendo da un prospettiva trilling e da un evento piuttosto sinistro che preannuncia (e mantiene) sviluppi Lynchiani.

 

Cosa succede quando un ricercatore, colpito da una perdita importante, pesca casualmente un pesce mutato e inizia ossessivamente a fare delle ricerche scientifiche, ricerche disturbate da continui sogni e visioni?

 

E' ciò che accade in questo thriller sperimentale; una discesa verticale nel proprio inconscio attraverso un percorso che riporta alla mente dello spettatore tanti film cult della storia del cinema (da Solaris di Tarkovskij passando per Allucinazione Perversa di Adrian Lyne e Secret Window di David Koepp senza dimenticare praticamente tutto il cinema di Lynch e Cronenberg).

Ma Alvarado segue una via tutta sua, concedendo soprattutto a immagini e suoni l'onere dello scavo psicologico, di uno studio introspettivo che cerca di elaborare i traumi dell'anima umana.

 

In particolare è il suono che, abbinato in modo impeccabile alle immagini (anche nelle assenze, negli spazi bianchi), riesce a portare avanti questa narrazione dissociata.

Se lo spettatore riesce a lasciare a non tentare di decifrare ogni cosa e si lascia trasportare dal suono misterico e dalle immagini cariche di echi sinistri, allora si troverà letteralmente immerso in un mondo interiore, labirintico, angosciato e incompiuto.


Un cinema d'autore travestito da cinema di genere con una regia che non sente la necessità di strizzare continuamente l'occhio allo spettatore.




 

 

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