I vincitori della sessione "inverno 2023" e le parole della critica sulla selezione ufficiale

 La sessione invernale segna il debutto del 2023 per il nostro Sipontum Arthouse International Film Festival. Tantissime opere da tutto il mondo concorrono per un'altra edizione speciale. Rimanete sintonizzati sui nostri canali per le nuove ed eccitanti novità che arriveranno.

Intanto si è abbiamo il piacere di introdurre, con questa edizione, un nuovo amico che si è aggiunto in giuria: il regista Michael J Roberts. Le sue note critiche sono lasciate in lingua originale e non tradotte in italiano.

 La prima proiezione live del 2023 è prevista per il 6 gennaio, intanto ecco a voi la lista dei vincitori ufficiali di questa edizione.




Di seguito raccogliamo le impressioni della critica sulla selezione ufficiale.

 Anagnorisis di Arturo Dueñas Herrero



Interessante la scelta del bianco è nero per accompagnare la perdita di memoria e il "non colore" che vediamo solo quando don Francisco guarda il soffitto affrescato. Mi ha colpito molto l'interpretazione di don Francisco. (Anna Troiano)

 Una sorta di giallo psichico con un viaggio nei meandri mentali e nei sensi di colpa del protagonista . Ben realizzato. Attori credibili.(Antonio Del Nobile)

Believer di Miao Zhang


Apprezzabile la cura dei particolari. (Anna Troiano)

Un tentativo apprezzabile di fare fantascienza disptopica. C'è da segnalare un ribaltamento tematico interessante in cui è l'intelligenza artificiale che combatte se stessa (ha un sapore un po' Asimoviano) (Vincenzo Totaro)

Beloved di Irene Gianeselli


Poetica e forte. La protagonista, bianca e antica come i muri che la circondano e come la fiat 500 arrugginita che sfiora; e dagli occhi come il mare, il cielo, i portoni dei palazzi storici che attraversa, si mescola perfettamente con la sua terra fino a generare la vita attraverso le sue lacrime amare e d'amore. Talentuosa Irene. Ne sentiremo parlare! (Adriano Santoro)

La passione seicentesca di Cecilia Capece Minutolo, rivisitata attraverso il filtro dell'abito da sposa, segno destinale e cinematografico al tempo stesso, convince perché la regista le ha prestato non solo un corpo (la stessa Gianeselli) che è riuscita a far diventare un vero e proprio fantasma in carne ossa e nostalgia, ma anche un paese, miracolosamente deserto (molto cinematografico anch'esso), che fa sia da personaggio sia da cassa armonica al dolore e alla malinconia e al rimpianto di Cecilia. (Antonio Del Nobile)

Burying my dream of becoming a bride di Rossella Piccinno

 


Film intelligente e geniale nella sua semplicità. Stilisticamente si avvicina a un certo folle cinema scandinavo; si pensi a tale proposito ai film di Roy Anderson (Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza, oppure a Sulla finitezza). Triste e divertentissimo allo stesso tempo, non si può non notare la sottile ironia che sta nell'immagine di una sposa che cerca goffamente di scavare una fossa, ostacolata da un vestito troppo voluminoso e "inopportuno" in tutti i sensi. (Vincenzo Totaro)

Tenerissima e comica anche quella tenera coroncina che per via del contraccolpo delle energiche zappate le scendeva sulla fronte e sul naso... Commento bello e profondo e avvolto in una aura riflessiva di un'anima in divenire. Il discorso del lasciare andare le cose ci appartiene , e i rimpianti sono da sempre oggetto di letteratura e cinema, qui rivisitati in chiave moderna e con una chiara critica sociale. (Antonio Del Nobile)

Enter Mycel di Daniel Christian Limmer

 

Originale, misterioso ed emozionante. (Anna Troiano)

Film intenso e misterico, con ampi momenti affascinanti. Orgogliosamente indipendente e arthouse ha diverse note di merito. Ma questo film intrattiene rapporti di parentela con un film diversissimo già avuto al SAIFF (mi riferisco a Cold) per via delle costellazioni familiari, dei traumi da perdita (lì la figlia e qui la madre).
Claustrofobico, anche nei bellissimi esterni, i personaggi sembrano isolatissimi in un mondo vuoto; il resto del genere umano non si vede e nemmeno si riesce a immaginare. Regista da tenere sotto osservazione. (Vincenzo Totaro)

Female Dragon Tamers di Damian Leibovich



Due anni di riprese per quasi due ore di documentario che ci mettono al corrente di questa antica tecnica che riabilita corpo e spirito delle donne sopravvissute al cancro al seno.(Antonio Universi)

Interessante documento che contiene la perla della testimonianza diretta di donne che hanno reagito alla malattia col suo contrario, la vita. E tutto ciò che essa può voler significare: movimento, divertimento, complicità, senso della comunità e di gruppo, impegno , amore, amicizia, perseveranza, solidarietà...Da qui il suo valore. (Antonio Del Nobile)

Gioia di Eduardo Castaldo


Una favola delicata raccontata in "punta di piedi".
Una narrazione che tratta temi delicati con attori molto bravi che toccano emozioni forti come se accarezzassero ciò che vivono, prendendosene cura. (Anna Troiano)

Questo è un piccolo gioiellino; compiuto in ogni dettaglio; emoziona senza strafare.  Fa tematicamente il paio con The Binding  Bell arrivato in questa stessa edizione. Regia sobria e attori che riescono a far emozionare. Mi ha ricordato le atmosfere sospese del piccolo romanzo di Vitali, Pianoforte vendesi. (Vincenzo Totaro)

Giti Jan di  Shayan Shahverdi


I think the direction of this film is the shining spot. The story is creative and portrayed well. The pacing is fine and the story moves along nicely. (Mike Roberts)

Intensa e realistica performance della protagonista. il suo sguardo "perfora" e racconta.(Anna Troiano)

 

Heaven di Javan Ng


This was an amazing piece of cinematography. I think it is a very original work and despite the lack of emotional narration I did enjoy watching this.
The shots are creative and beautiful. (Mike Roberts)

Molto bella la sezione visiva e altrettanto quella audio. Le musiche risultano "gentili" nell'accompagnare le immagini e davvero bella è la sequenza dello shooting col crescendo dell'ostinato d'archi, la pausa, e la ripresa al piano. (Giuseppe De Salvia)

 

 Holestepper di Sergio Fernández Muñoz


 Per niente scontato. In poco tempo racconta molto bene il personaggio dell'insegnante e le dinamiche che possono avvenire in un contesto scolastico contemporaneo. (Adriano Santoro)

Un film veramente disturbante che apre uno squarcio sulla crudeltà di una fase della vita, quella dell'adolescenza, nella quale si cerca salvezza dai propri simili facendosi branco contro un qualsiasi altro essere umano (il professore zoppo in questo caso). Tutto pur di allontanare da sé il pericolo di essere fatti bersaglio dello scherno. Una buona prova registica e una grande prova attoriale (Antonio Universi) 

Punti di forza: una sceneggiatura ben scritta, una regia attenta e originale e le interpretazioni, tutte di ottimo livello, tra le quali spicca Oswaldo Salas Williams che sta prendendo premi in tutto il mondo, e ora abbiamo capito perché. (Vincenzo Totaro) 

I Am! di Adamo Mastrangelo


 

Si apre con lo schermo nero e una voce che recita una profonda e bellissima poesia di John Clare [...] Le immagini sono accompagnate da una musica non invadente, che ci conduce nel mondo del protagonista, fisicamente e psicologicamente circondato da abbandono e disperazione e in cerca di un luogo di pace. Video scorrevole, piacevole e ben realizzato. (Maria Grazia Trotta)

Italia, theories for a home movie di Mario Blaconà


E' ricco di verità, umanità, tenerezza ed è a tratti commovente nel raccontare la dedizione completa di un figlio nell'accudire sua madre con tutte le attenzioni e premure tipiche però di un rapporto quasi simbiotico dove non si capisce chi effettivamente dipenda dall'altro( probabilmente entrambi) e dove si gioca a ruoli inversi: il figlio si rivolge ed interagisce con sua madre come se fosse una bambina mentre sua madre si lascia fare compiaciuta. La cosa interessante e che colpisce in questo film è che, anche se questo capovolgimento dei ruoli accade molto spesso quando i genitori diventano molto anziani e non sono più autosufficienti , il figlio in questo caso non sembra sentirne il peso, il sacrificio né la sofferenza, così come sua madre non vive con disagio, angoscia e frustrazione il fatto di pesare su suo figlio e di non essere più autosufficiente... (Manuela Boccanera)

Kasha di Alexander Amirov


Arriva “preciso”,diretto, senza filtri, intenso. La performance attoriale molto incisiva. (Anna Troiano)

This is an amazing piece. The film is well directed and the performances are incredible. Cinematography was full of well composed shots and amazing shot choices to where just about any moment you pause on feels like it would make a great poster.(Mike J. Roberts)

La stanza di Camilla di Giuseppe Pippo Laghezza


Delicato, emotivo, commovente, nel racconto, nella performance, nella scelta dei luoghi, nella fotografia.
Una stanza che racchiude e protegge e che a sua volta è racchiusa in una casa...che tenta di curare e di custodire i ricordi, il dolore e ..di generare speranza. (Anna Troiano)

there is a lot to like about this one. The cinematography was great, subject matter and performances were better than I anticipated. the overall look and feel of this production tells a story in itself. I think the director did a great job getting performances from his subjects. (Mike J. Roberts)

 Last D'Annunzio - A trilogy di Alfredo Marasti e Chris Mazzoncini


 

Some very beautiful cinematography. I like the abstract visuals weaving with the composition.(Mike J. Roberts)

Una trilogia celebrativa ma non agiografica che cerca di scavare nei sentimenti e nelle passioni del Vate, mettendone in luce anche certe "miserie" all'interno dei rapporti e delle relazioni che lo videro protagonista e/o gregario. Fatta bene, buona fotografia, funzionale al tipo di corto. Le musiche e le performance musicali mi sembrano di tutto rispetto. (Antonio Universi)

Le ottime musiche ci accompagnano dentro il personaggio attraverso un climax discendente, dalla sonorità incalzante del primo brano "to the visitor" alla più intima "from behind the veil", strizzando l'occhio alla scena cantautorale e progressive italiana. (Giuseppe De Salvia)

Man in a Can di Henk Pringels


Il tratto del disegno mi piace moltissimo e molto comunicativo e una animazione narrativa interessante. (Anna Troiano)

Delicato e malinconico, la regia asseconda, con i suoi ritmi lenti, la potenza onirica di questo lavoro. (Vincenzo Totaro)


Memories, senza tempo di Amedeo Staiano


There is a lot to see here visually which is wonderful, and the girl running up the staircase was probably my favorite scene with the rain and screaming. (Mike J. Roberts)

Visivamente di impatto, mi ha convinto in modo particolare l'interpretazione della protagonista.(Anna Troiano)

 

The scent of the wormwood di Aibek Daiyrbekov


This is a beautiful film.  The shot running through the field was a work of art in itself. The production value on this project was well above average and the music selections fit the mood of the scenes. The actor performances were strong most of the time. Overall a well done project. (Mike J. Roberts)

Verrebbe da citare De Sica... "I bambini ci guardano". In questo film dalle atmosfere aperte e al tempo stesso claustrofobiche, con tutto gira in un modo cinematograficamente irreprensibile. Ottimo tutto il cast. (Vincenzo Totaro)

La primissima scena che diventa metafora dell'intero film.
Il guardare attraverso un foro, con la curiosità di occhi di bambino, e poi prendere ciò che si riesce o ciò che è a disposizione...o semplicemente ciò di cui si ha bisogno.(Anna Troiano)

Still Bleeding di Alessandro Vettori



Un ragazzo vive un profondo senso di disagio e di inadeguatezza determinato dal fatto di sapere di non appagare le aspettative della propria famiglia ( e di sua madre in particolare) che vorrebbe per lui un'istruzione ed un futuro lavorativo molto diverso... solo affrontando la propria famiglia e mostrando la sua vera natura, il "midollo" ottiene un pareggio che, sarà comunque " sanguinante" in quanto dolorosa da accettare ...mi è piaciuto peché è riuscito in soli 5 minuti a rendere tutto ciò e attraverso una costruzione originale ed efficace. (Manuela Boccanera)

Pochi minuti in cui la storia prende forma e i pensieri del protagonista diventano un vortice dapprima distruttivo e poi generativo di una scelta importante: essere se stessi scegliendo di esserlo nonostante le aspettative genitoriali.
Mi ha colpito molto il coltello impugnato dal padre che mi ha aperto in un attimo a nuove strade narrative. Qual è il ruolo di questo uomo nella storia: ha timore del figlio e proteggere sua moglie o è lui stesso il violento da cui difendersi.
Forse mi sono fatta dei film nel film ( concordo con l'idea principale di Manuela), ma quel particolare ripreso in quel modo con i piani sulle due donne staccate da lui, che si sostengono, è stato evocativo per me. (Anna Troiano)

The Better Angels di Michael Cusack


Amando le animazioni in stop motion è difficile non essere di parte, ma mi è piaciuto moltissimo. La trama, il set, le espressioni del viso, le musiche e l'esecuzione al violoncello curata al dettaglio, addirittura simula il vibrato con le dita! Anche le inquadrature meritano, mentre sono limitati i movimenti della camera. (Giuseppe De Salvia)

Sublime, pieno di calore ed umanità ..ti fa dimenticare che quello che vedi non è il volto di un attore nè una vera location.(Manuela Boccanera)

Una poesia. Ha la capacità di farti vivere delle emozioni; ti senti come se avessi una palla di vetro che scuoti e all'interno "accade".... e osservi...e ascolti ...e vivi ciò che sta accadendo a quel giovane soldato. Semplicemente accade. (Anna Troiano)

Tanti i motivi di interesse di questo film. Il pssaggio dal bianco e nero al colore legato anche all'accensione delle luci artificiali, la polvere che trattiene qualcosa del carattere dei libri su cui si posa e così, soffiandola via, si anima ricreando scene dei testi di riferimento (per la cronaca i due libri in questione sembrano essere Don Chisciotte e Moby Dick, tra le altre cose esempi di resilienza). (Vincenzo Totaro)

 

The Binding Bell di Jeremiah Holt


Misterioso, notturno ,affascinante e quasi ipnotico in certi momenti. E' riuscito a creare l'atmosfera giusta grazie anche al suono di un campanellino che sembra riemergere nei ricordi di entrambi e che si alterna a forti raffiche di vento. (Manuela Boccanera)

Decisamente un bel film di mistero, sempre affascinanti le visite notturne di quelle che presumiamo essere delle "anime ormai libere dai corpi"
Ottima fotografia, molto convincenti le interpretazioni. (Vincenzo Totaro)

Buona la regia che ha saputo rendere l'atmosfera giusta anche attraverso la cura dei particolari (non insistiti). La rivisitazione di racconti popolari, in certe giornate di pioggia, è un classico intramontabile. Ottime interpretazioni. (Antonio Del Nobile)

Vortex di Sarath Vijayakumaran

 

Film interessante, un esempio originale di "metacinema" ambientato in un futuro imminente. A tratti mi ha ricordato il nostro That Strange Guy, nel rapporto proglematico su ciò che può essere definito reale o meno. (Vincenzo Totaro)

 

Where I'm From di Sina Nazarian


This was an incredible 30 minutes. It had a bit of a slow start but then, I was bombarded by some of the most visually stunning shots I have seen all chained together for a rush. I think it's incredibly well shot and probably the best cinematography I have seen entered into this festival so far. Every scene tells a story. Shots were creative and full of textures. Visually stunning and I could not take my eyes off it for the fear of missing something. Well done! (Mike J Roberts)

Catatonico!
A livello di audio quest' opera è tecnicamente molto forte, sia nelle musiche che nei suoni. Il mix tra musica ambient e sound design davvero ben fatto, personalmente ho avuto la sensazione di "galleggiare" nel susseguirsi delle sequenze. (Giuseppe De Salvia)

Win or Lose di James Amuta

 

I think the idea for this is well done,  overall production value was very good. (Mike J Roberts)

Commedia frizzante e molto divertente con personaggi talvolta sopra le righe (giustamente) in un paesaggio urbano al limite formato da pittoresche personalità differenti. Godibile. (Vincenzo Totaro)


 




 


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