Ultimo live screening di stagione - 19 maggio 2023

 Si terrà venerdì 19 maggio l'ultimo live screening del Sipontum Arthouse International Film Festival. L'appuntamento è alle 20.30 presso La traccia nascosta - sound recording studio, in Via San Francesco, 66 a Manfredonia; per quest'ultimo appuntamento di stagione le proizioni saranno a ingresso libero e non c'è bisogno di tessera soci.

Ricordiamo agli autori che, in questa sessione di proiezioni, non sono presenti i film attualmente in concorso nella sessione "estate 2023" i quali saranno proiettati a partire da fine settembre.


 Il programma prevede una selezione variegata di lavori, alcuni in replica, altri in prima visione.


Si parte con il cinema sperimentale di Marina Sagona; Stabat Mater è un piccolo e corposo gioiello che indaga la sofferenza di una madre attraverso un ritratto che suo marito le aveva fatto anni addietro, prima che il rapporto di coppia andasse in crisi per le pressioni derivanti dalla malattia di una figlia. 

Particolarità del film è che la piccola sequenza che compone l'intera opera è stata girata con una LEICA D-Lux regalata al marito della stessa regista (il pittore Bernardo Siciliano) da Bernardo Bertolucci.


Il secondo film in programma sarà un pregevole lavoro di animazione del talentuoso regista argentino Nicolas P. Villarreal. Il piccolo film di animazione affronta le problematiche di un mondo iperconnesso e solitario, immaginando le grandi personalità del passato distratte dai propri smartphone mentre erano impegnate, con le loro creazioni, a rendere il nostro mondo un posto migliore.

Il film è recentemente entrato nel guinnes dei primati come cortometraggio più premiato della storia, con i suoi 1125 premi vinti in tutto il mondo (ma gli allori continuano ad aumentare giorno dopo giorno).


 Rimaniamo nel campo delle espressioni ed aspirazioni personali, questa volta in contrapposizione alle aspettative della famiglia, e scopriamo un piccolo gioiello nascosto del cinema italiano firmato da Alessandro Vettori; Still Bleeding.

Opera breve ma composta da più strati, ha una sua morale di fondo ma lascia anche libero spazio all'interpretazione dello spettatore con le sue dinamiche spiazzanti e introspettive che innescano la discussione post visione.


Quarto lavoro in programma è la dark comedy di Vladyslav Robskyi, Almost Saint Senya. Il pregevole lavoro del regista ucraino, dall'impianto narrativo classico vede una donna alle prese con i sensi di colpa verso suo marito a causa di una infedeltà post mortem.

Il lavoro brillante si distingue per le interpretazioni ottime del cast, protagonista e comprimari.


Torniamo al cinema sperimentale con Burying my dream of becoming a bride di Rossella Piccinno, regista pugliese trapiantata in Francia. Il film affronta in prima persona il sogno di diventare sposa della regista attraverso un lungo monologo durante il quale la stessa autrice, anche interprete, seppellisce (definitivamente?) questo sogno.

Caratterizzato da un'unica ripresa fissa che ci restituisce un atto performativo in tempo reale, il film viaggia in equilibrio tra profondità di contenuti e una certa ironia esistenaziale, quando non espressamente comicità, che lo avvicina ai film di Roy Andersson (Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza).


 Chiudiamo il programma di giornata con il misterioso film del regista americano Jeremiah Holt intitolato The Binding Bell. Opera "esoterica" con venature da fiaba horror, a metà strada tra Lynch e i racconti popolari sui fantasmi, narra la visita notturna di una studentessa scomparsa al suo professore.

Caratterizzato da un bianco e nero suggestivo e dalla scelta del 4:3 che dona più equilibrio alla composizione e allo stesso tempo rende "vintage" il sapore dell'opera, vede una coppia di protagonisti affiatata e di livello; piccoli brividi si accompagnano a una situazione tutto sommato normale.

Sei opere che testimoniano la qualità del cinema arthouse mondiale.

Buona visione a tutti!






 


 

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